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Il cavallo di Aceves donato alla città. Attesa per la collocazione a San Francesco

E' stato l'artista stesso a indicarla come l'opera scelta per la donazione alla città di Arezzo. Con un'unica condizione, quella che sia collocata a San Francesco

L'opera d'arte di Gustavo Aceves donata ad Arezzo

Gustavo Aceves dona alla Fondazione Guido d’Arezzo una sua  opera. Si tratta di un cavallo in ghisa che fino a giugno 2019 era rimasto esposto sul sagrato della Chiesa di San Francesco. Da oggi l'opera diventa patrimonio della città di Arezzo e l'artista, che è solito non dare titoli ai suoi lavori, gli ha straordinariamente attribuito il nome di “Il cavallo della Vera Croce”.

La donazione è stata annunciata in una conferenza stampa alla quale erano presenti l’artista Gustavo Aceves, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli e il direttore della Fondazione Guido d’Arezzo Roberto Barbetti.

Ancora non è stata decisa la collocazione dell'opera in città. Sicuramente dovrà passare dal pronunciamento della Soprintendenza. Ma è volere del maestro Aceves stesso che venga riposizionata di fronte alla Basilica di San Francesco, come durante la mostra.

Alcuni mesi fa, quando il Cavallo di Aceves venne tolto dal sagrato di piazza San Francesco si cercò un'altra collocazione e per questo venne predisposta una base in cemento, in piazza della Badia, dove doveva essere posizionata, almeno in via provvisoria. Ma così non è mai stato fatto.

Quando arrivò l'obelisco blu di Mimmo Paladino l'opera è stata riposta e ben custodita in attesa di novità. Poi è stato l'artista stesso a indicarla come l'opera scelta per la donazione alla città di Arezzo. Con un'unica condizione, quella che sia collocata a San Francesco. 

Con la giornata di ieri è stato fatto quindi il primo di una serie di passi, anche burocratici, affinché questo avvenga. Adesso parole nella stessa direzione dovranno essere pronunciate, dalla Sporintendeza, dal Polo Museale e magari anche dallo stesso Vescovo di Arezzo.


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