Il monumento ai caduti e la scritta a 'singhiozzo'. L'appello: "Necessaria petizione popolare?"
"Sarà sufficiente fare il restauro senza tante chiacchiere?" La domanda è quella che si sono posti alcuni aretini all'indomani delle celebrazioni per il 25 aprile. In piazza Poggio del Sole, davanti al palazzo della prefettura, è stato eretto un...
"Sarà sufficiente fare il restauro senza tante chiacchiere?"
La domanda è quella che si sono posti alcuni aretini all'indomani delle celebrazioni per il 25 aprile. In piazza Poggio del Sole, davanti al palazzo della prefettura, è stato eretto un monumento che ricorda tutti i caduti e tutte le vittime della Resistenza. La statua, realizzata dall'artista brasiliano Bruno Giorgi nel 1975 su incarico dell'allora sindaco Aldo Ducci, riporta anche la scritta “Il popolo delle vallate aretine ai caduti per la resistenza”.
Nel tempo però le lettere che compongono la frase sono state saccheggiate. Sparite. E al loro posto restano soltanto le sagome dei caratteri.
Ieri, in occasione del 25 aprile, ecco che la piazza si è riempita di cittadini e di autorità, militari e civili, che hanno celebrato il 72° anniversario della Liberazione.
Una cerimonia semplice quanto solenne ma disturbata da quella scritta rovinata ed incompleta.
La domanda che qualcuno si è posto è stata: "Si ritiene o no che il monumento in piazza Poggio del Sole faccia parte del decoro urbano (e di quello civile) della città? E in questo caso chi deve occuparsi del restauro della scritta sul suo basamento? Ci vorrà una petizione popolare, si risolverà con un atto di indirizzo del Consiglio Comunale o sarà sufficiente fare il restauro senza tante chiacchiere?"