Attualità

"Chi ha studiato il sistema di prenotazione dei vaccini non conosce la realtà"

Egregio Presidente Eugenio Giani,

Le scrivo in merito alla modalità di prenotazione vaccini, premetto che non sono un esperto della cosa pubblica e di come la si amministri, l'impressione che mi sono fatto dopo aver verificato il sistema di prenotazione è che nei palazzi non si conosca bene la realtà del popolo amministrato.

Credo che Lei sappia bene, che non tutti sanno usare gli strumenti digitali, in particolare le persone che hanno superato una certa età, ma si sa che in Italia c'è una rete che funziona molto meglio di quella digitale e di qualunque altra, è una rete fatta di figli, nipoti, vicini e amici che si prestano ben volentieri ad aiutare chi digitale non è, che non sa usare un computer e men che meno uno smartphone. Oltre a questo c'è da considerare che per poter prenotare, c'è da stare ore, se non giornate intere davanti a un computer o a un telefono, sperando in una ricca dose di fortuna, senza pensare che le persone, persino le più giovani da più tempo come i sessantenni e più, spesso nel corso della giornata, hanno anche altre cose da fare.

Quello che mi chiedo, scusandomi per la mia ignoranza, non è che avreste potuto studiare un sistema un po' più semplice e migliore di quello di chi prima arriva prima alloggia?

Visto che bene o male con l'aiuto di figli, nipoti, amici e vicini di buona volontà, ognuno di noi è riuscito ad entrare nel portale e quindi di fatto aver dato la disponibilità a vaccinarsi, non sarebbe stato meglio, a questo punto aver permesso di segnarsi in uno o due presidi a scelta, in maniera tale che regione e usl nelle ore o nei giorni successivi, con un'email, un sms o una telefonata, potessero informare la persona del giorno e dell'ora della possibile vaccinazione, in modo tale da poter gestire in maniera più esatta il bisogno di vaccino in ogni singolo presidio, senza mandarne in eccesso da una parte e in maniera insufficiente da un'altra? Veda ho sempre pensato che la politica in generale, ma soprattutto chi ha l'onore e l'onere di governare e amministrare debba farlo per migliorare e semplificare la vita delle persone e non a peggiorarla e a renderla più difficile e complicata come spesso avviene e come purtroppo oggettivamente succede in questo caso.

Probabilmente, anzi sicuramente ho scritto delle “bischerate” delle quali mi scuso, ma mi creda dopo aver provato ore, ore a cercare di prenotare per vaccinarmi il mio pensiero era ben peggiore, difficilmente scusabile e passibile di querela. La ringrazio, anche se so che difficilmente leggerà queste righe, in ogni modo le porgo i miei più cordiali saluti

Ernesto Piomboni