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Ferrovia Arezzo-Firenze: tutto da rifare. Sindaci e pendolari: "Trenitalia trovi soluzioni"

Trenitalia e Rfi dovranno redigere entro la fine del mese un report aggiornato sullo stato di "salute" della linea che attraversa la provincia e presentare soluzioni per ovviare i problemi di ritardi e cancellazioni

Immagine di repertorio

Treni soppressi, ritardi cronici e inadeguatezza del servizio. Se poi, a tutto questo, si aggiunge una tratta ferroviaria in attesa di potenziamenti infrastrutturali ecco che il disagio è pronto e servito. E non solo. Di soluzioni all'orizzonte, almeno stando a quanto riportato dai pendolari e amministratori dopo l'ultimo confronto con Rfi e Trenitalia, non se ne vedono.

Si è svolto ieri, 13 marzo, il tavolo istituzionale sulle criticità della linea ferroviaria Firenze-Arezzo, che ha visto la presenza dei sindaci, o loro delegati, del Valdarno aretino e fiorentino (comuni di Figline e Incisa Valdarno, San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Bucine, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Castelfranco Piandiscò, Reggello, Rignano sull’Arno) dei rappresentanti del Comitato Pendolari Valdarno, dell'assessore regionale Stefano Baccelli e dei referenti di Trenitalia e Rfi.

Durante l'incontro, sia gli amministratori che i rappresentanti del Comitato Pendolari Valdarno hanno lamentato la mancanza di un'analisi approfondita sui disagi della linea Firenze-Arezzo oltre che di proposte per la risoluzione dei problemi. Tra le criticità maggiori, attualmente in attesa di una risposta concreta, ci sono: la conflittualità tra treni regionali e ad alta velocità che penalizza i primi in favore dei secondi causando ritardi cronici e frequenti cancellazioni; l'inadeguatezza dei protocolli di comunicazione con il personale spesso in difficoltà nel fornire informazioni adeguate ai pendolari; necessità di cambiare le procedure di rilevazione degli indici di puntualità, facendo in modo che siano più adeguate alle fasce orarie di maggior affluenza.

Il prossimo incontro delle parti è fissato per la fine di marzo, e durante la prossima riunione i referenti di Rfi e Trenitalia dovranno presentare delle proposte sulle azioni che hanno intenzione di mettere in campo per risolvere il problema della conflittualità tra i treni regionali e alta velocità oltre a un report completo sulle criticità, le cause e incidenza su ritardi e cancellazioni.

I sindaci: "Situazione insostenibile"

"Non sono arrivate le risposte che ci attendevamo – commentano la sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai e i sindaci di Reggello e Rignano sull'Arno, Piero Giunti e Giacomo Certosi –. Il servizio continua a registrare disagi significativi e inaccettabili che configurano una sistematicità nei ritardi che non permette più di considerare quello ferroviario come un servizio pubblico affidabile. Per questo abbiamo chiesto maggior chiarezza rispetto alle soluzioni che Trenitalia insieme a Rfi vuole garantire per aumentare la puntualità dei treni e, soprattutto, per evitare che ci sia questa continua sottomissione dei treni regionali e dei pendolari all'alta velocità".

“Un incontro lungo  ma purtroppo interlocutorio – dice la presidente della conferenza dei sindaci del Valdarno aretino Valentina Vadi –. I problemi rimangono sempre sul tavolo. Si sa quando si esce di casa ma non si sa quando si arriva al lavoro, a scuola o quando si riesce a tornare nella propria abitazione. Questa situazione è inaccettabile. Trenitalia e Rfi non sono stati in grado, ancora, di mettere in atto un progetto che offra una soluzione concreta. È stata costituita una task force che dovrà monitorare il rapporto fra alta velocità e treni della linea lenta che spesso subiscono ritardi proprio per i cosiddetti "inchini". Dai report presentati sono emersi pure numerosi guasti mensili al parco macchine e alla linea. In questo senso Rfi ha affermato di aver previsto 30 milioni di euro per investimenti in manutenzione nel 2024”.

Maurizio Da Re, comitato pendolari Valdarno direttissima: "Delusione"

Baccelli: “Per i gestori 20 giorni di tempo per dati  puntuali e soluzioni”

“Chiedo a Trenitalia e Rete ferroviaria italiana - aggiunge l'assessore regionale Stefano Baccelli - di farsi carico in tempi rapidi e di rispondere alle richieste che sono venute dagli amministratori locali riguardo alle criticità che continuano a permanere sulla linea ferroviaria del Valdarno. E convocherò entro venti giorni un’altra riunione in cui siano presentati report puntuali su ciò che si verifica e, soprattutto, soluzioni in grado di garantire quella puntualità e affidabilità del servizio che devono essere raggiunte a ogni costo. I gestori del servizio devono prestare una particolare attenzione soprattutto alle fasce orarie dei pendolari, ovvero a quelle corse che si svolgono dalle 6 alla 9 del mattino e dalle 17 alle 19 del pomeriggio. È altrettanto chiaro da parte di amministratori locali e pendolari che la soluzione rispetto ai ritardi e alla mancata puntualità di numerosi treni di queste fasce, non può in alcun modo essere quella di indirizzare i treni regionali sulla linea lenta”.


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