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Rischio sismico. In Casentino controllata la metà di edifici pubblici segnalati: la mappa comune per comune

Il Casentino è una delle valli che, secondo i criteri della Protezione Civile regionale, si trova situato in una zona 2. In altre parole, il rischio sismico in questa porzione della provincia di Arezzo è medio. I dodici Comuni della vallata...

Il Casentino è una delle valli che, secondo i criteri della Protezione Civile regionale, si trova situato in una zona 2. In altre parole, il rischio sismico in questa porzione della provincia di Arezzo è medio.

I dodici Comuni della vallata hanno a loro tempo segnalato alla Regione Toscana, così come le restanti amministrazioni aretine, gli edifici di importanza strategica e pubblica che necessitano indagini e verifiche sismiche.

In tutto sono stati indicati ben 180 strutture. 118 di queste sono state esaminate, 62 sono in attesa dei tecnici e ben 21 edifici hanno subito degli adeguamenti necessari a garantirne la stabilità. Per quanto riguarda i controlli già effettuati si sono concentrati per lo più sulle scuole pubbliche, l'ospedale del Casentino, caserme, sede dell'Unione dei Comuni, magazzini comunali, sedi municipali e centri di aggregazione.

Bibbiena - La mappa completa
Capolona - La mappa completa
Castel Focognano - La mappa completa
Castel San Niccolò - La mappa completa
Chitignano - La mappa completa
Chiusi della Verna - La mappa completa
Montemignaio - La mappa completa
Ortignano Raggiolo - La mappa completa
Poppi - La mappa completa
Pratovecchio Stia - La mappa completa
Subbiano - La mappa completa
Talla - La mappa completa

(Fonte dati: https://www.regione.toscana.it/-/patrimonio-edilizio-pubblico-in-toscana)

Ecco tutti gli interventi realizzati, in fase di ultimazione e ancora da mettere in cantiere realizzati nei vari capoluoghi della vallata. Nella maggior parte dei casi le amministrazioni comunali in accordo con gli altri soggetti proprietari delle strutture segnalate hanno provveduto ad intervenire per la messa in sicurezza e l'adeguamento sismico.

Soltanto in tre episodi, due a Ortignano Raggiolo e uno nel territorio di Pratovecchio Stia, è stato necessario chiudere la struttura. Undici invece sono gli edifici che invece sono stati delocalizzati ovvero, le attività che si svolgevano al loro interno sono state trasferite altrove. Infine le demolizioni effettuate sono state tre e hanno riguardato palazzi di Castel San Niccolò, Pratovecchio Stia e Chiusi della Verna.


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