Diminuisce la cassa integrazione, ma anche il numero degli occupati. L'export, specialmente quello tanto caro agli orafi aretini verso i paesi arabi, non brilla di certo. Si osservi il grafico qui sopra, elaborato dalla Camera di Commercio di Arezzo, per notare quale sia il trend dell'avvio e della cessazione di attività imprenditoriali (si noti il percorso delle linee e i numeri dal 2007 a oggi) nel territorio aretino e si capirà come il disastro si sia consumato e ora ci attenda un periodo di stabilità nella precarietà.

Ci siamo detti per anni, incontrandoci per strada, che ancora non avevamo toccato il fondo: ecco, oggi si può forse dire che tra il 2014 e il 2015 quel fondo lo abbiamo almeno sfiorato. Se non è disperata (e per molti lo è) la situazione è certo serissima e continua a esserlo, ma forse non peggiorerà ulteriormente, almeno nel corso del 2016.

Dalle nostre parti non ci siamo fatti mancare niente, compreso il collasso della banca dell'oro per antonomasia, e il segnale che la ripresa avrà ragione di essere chiamata così, lo avremo quando ripartiranno gli investimenti da parte delle imprese e i posti di lavoro.

Leggere i numeri riportati dalla Camera di Commercio è ancora scoraggiante, ma meno di un anno fa.