Cucina

Pane, brace e tarese del Valdarno: la perfezione arriva in tavola

Una ricetta inesistente che consente ai commensali di assaporare a pieno il salume in tutta la sua bontà

Foto tratta da: https://www.braciamiancora.com/

Una volta assaggiata nessuna pancetta sarà in grado di copetervi. La tarese del Valdarno è la carne tesa più rappresentativa di quel lembo di terra che solca il confine tra le province di Arezzo e Firenze. Realizzata dalla schiena e pancia di maiali adulti (oltre 200 chilogrammi) viene massaggiata, coccolata e insaporita con sale, spezie (top secret) e aglio per poi essere lavata e infine adagiata in luogo asciutto e ventilato per almeno 3 mesi. Fantastica da assaporare in fette sottili, raggiunge la sua espressione massima dopo un breve passaggio sulla griglia finendo con l'adagiarsi su una fetta di pane.

ClaFa

Un calice in abbinamento

Un crostino caldo della tradizione richiama un vino tradizionale. E allora non si scappa, ci sta il rosso della casa. Un vino del contadino (fatto bene) della zona, che potrebbe fregiarsi - visto che il Valdarno aretino ricade nell'areale - della denominazione Chianti Docg. Un Chianti schietto e sincero, d'annata, vibrante di freschezza per bilanciare la tendenza dolce del pane e del salume, con un po' di tannino per ripulire la bocca dai grassi in fusione.

Mat.Cial.


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