Cucina

Crostata di fragole: la primavera è servita. Un dolce paradisiaco

Una ricetta semplice da realizzare anche insieme ai bambini e perfetta per una merenda o colazione golosa

Non si tratta di una ricetta della tradizione. Sebbene vi sia traccia di questa torta anche nei ricettari di qualche nonna, non possiamo sostenere con assoluta certezza che si tratti di una preparazione con radici antiche, almeno non ad Arezzo. Però, la primavera è arrivata e negli orti i primi germogli di fragole iniziano a farsi strada, coraggiosamente sfacciati e profumatissimi. La ricetta di questa torta è semplice ma garantisce un risultato scenografico e dolcissimo. Un ottimo modo per concludere un buon pasto oppure, un'alternativa golosa per colazioni e merende in giardino.
Una piccola finestra sul paradiso, rassicurante e confortante ad ogni assaggio. Ottima da consumare con chi si ama e divertente da preparare insieme ai bambini anche se, ci corre il dovere di raccomandare la massima cautela: non mangiatevi tutte le fragole prima di aver terminato il resto delle preparazioni. Di seguito vi proponiao la ricetta di Cristina, paziente donna che mi ha insegnato i segreti di questo dessert.

(ClaFa)

Un calice in abbinamento

Dolce con dolce. Ma quale? La crostata è dotata di grande pastosità e aromaticità, serve quindi un vino dolce dal grande ventaglio odoroso, ma alleggerito da ottima acidità. Ad esempio un Recioto di Gambellara Docg, vino passito delle terre vicentine a base di uva garganega. Qualora la frutta non snellisse sufficientemente la preparazione, si potrebbe provare la versione spumantizzata del vino.

(Matt.Cial)