Economia

L'economista Fabrizio Crespi ad Arezzo, tra bail-in e azzerati: "Il caso Banca Etruria? Gestito male"

"Per gli italiani cade un dogma. Con l'entrata in vigore del bail-in lo Stato non deve più intervenire, se non in casi eccezionali, nell'eventualità del fallimento di una banca. Bisogna avere chiara questa regola e avere attenzione per i propri...

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"Per gli italiani cade un dogma. Con l'entrata in vigore del bail-in lo Stato non deve più intervenire, se non in casi eccezionali, nell'eventualità del fallimento di una banca. Bisogna avere chiara questa regola e avere attenzione per i propri investimenti". Partecipato convegno ieri al circolo artistico di Arezzo in Corso Italia, organizzato da Banca Fideuram: tra i relatori anche il professor Fabrizio Crespi dell'Università Cattolica di Milano che ha trattato il tema “Il sistema bancario Italiano all’alba del bail-in: tra nuove normative e scenari di volatilità”.

"Non dobbiamo fare allarmismo o terrorismo, i risparmiatori non devono certo togliere immediatamente i soldi se una banca non va più bene. Prima di arrivare al bail-in ci sono diverse fasi. E poi i risparmiatori sotto i 100mila euro sono salvaguardati grazie all'intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi. I piccoli risparmiatori non si devono preoccupare. Inoltre ci sono alcune attività finanziarie che sono escluse dal bail in, in particolare i fondi comuni di investimento. Occorre capire meglio - ha aggiunto Crespi - se una banca è solida, informandosi sui coefficienti patrimoniali".

Il professore ha poi aggiunto una battuta sul caso dei risparmiatori azzerati di Banca Etruria: "Non entro nel merito della vicenda - ha detto - ma la situazione si poteva risolvere, intervenendo prima".

@MattiaCialini


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