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Andrea Merendelli presenta: "Un nero morto in cima alla Croce"

C'è un nero morto in cima alla Croce. La Croce è la chiesa in cima alla collina di Anghiari. Quel nero è un povero Cristo, ma l'anno non è il 33. Siamo nel '44, ma non 11 anni dopo. È la fine di luglio del 1944, venerdì 28 o sabato 29 per l'esattezza. Gli storici non sanno il nome di quel ragazzo. Si sa che era un ghurka, che gli avevano detto di combattere per la Regina e per la libertà dell'Italia. Il linguaggio delle campagne li chiama "mucchi neri", perché i ghurka hanno la pelle nera. Una granata tedesca l'ha ucciso. Fine. Nessuno ha mai deposto una corona per lui. Niente ricordi o storie digitali. Francesco d'Assisi, un messaggero di pace universale, 720 anni prima ha lasciato un segno proprio lì, per ricordarci che un nero venuto dal Nepal sarebbe morto per tutti noi lassù, in cima alla Croce.

Testo e performance: Andrea Merendelli. Riprese e regia video: Gabriele Bianchini. Produzione: Teatro di Anghiari e TTV Teveretv con il patrocinio del Comune di Anghiari.


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