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1921 – 2021: cento anni dal biennio nero. Il valore dell’antifascismo oggi

La violenza in politica, violenza sistematica è diffusa e che quindi ha l’obbiettivo della conquista del potere, si afferma a partire dal 1921 ed è praticata dal nascente partito fascista.

Il metodo utilizzato per piegare chi si oppone, per intimidire chi non è della stessa opinione, si afferma nell’indifferenza se non la complicità delle istituzioni statuali deputate a mantenere l’ordine.

La genesi di questa particolare fase storica è rievocata nella conferenza che l’Anpi, Associazione Nazionale. Partigiani d’ Italia e Il Museo e Biblioteca della Resistenza di Sansepolcro organizzano con il patrocinio del Comune di Anghiari.

I fatti di queste settimane, a Roma, con l’assalto alla sede della Cgil, dopo una manifestazione no-vax hanno riproposto il tema della violenza in politica, dell’intimidazione come strumenti per imporre idee e infine come scorciatoia per la conquista del potere, afferma Patrizia Fabbroni presidente di Anpi Sansepolcro. Abbiamo perciò voluto cogliere l’occasione, continua Fabbroni, con l’incontro di ricordare e riflettere su quanto accadde 100 anni fa con l’insorgere della violenza fascista nel cosiddetto biennio nero. E ci riflettiamo con la relazione del prof. Giorgio Sacchetti, storico, Docente presso l’Università Dell’Aquila, che da tempo studia e riflette su questi temi, in particolare sui fatti che hanno interessato la nostra provincia.

La conferenza si terrà sabato 11 dicembre, alle ore 16:30, presso la sala del Consiglio Comunale di Anghiari. La conferenza si terrà nel rispetto delle norme di prevenzione covid, il green pass è obbligatorio. La cittadinanza è invitata ad intervenire


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