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Attilio Bolzoni presenta: "Il padrino dell'antimafia"

Attilio Bolzoni

Domani, martedì 22 giugno, a partire dalle 18,00 presso il centro di aggregazione sociale di Villa Severi (il palco sarà allestito all’esterno sotto i gazebo di fianco al circolo, saranno garantite tutte le norme di distanziamento a tutela degli intervenuti) ci sarà la presentazione del libro di Attilio Bolzoni, "Il padrino dell'antimafia. Una cronaca italiana sul potere infetto”.

L’appuntamento, organizzato dal Comitato Provinciale dell’Arci di Arezzo, coadiuvati da Arci Toscana e con il contributo della Regione Toscana, vedrà la partecipazione dell’autore, fra le firme più prestigiose del giornalismo d’inchiesta italiano, sulle colonne di «Repubblica» per 41 anni, dove ha scritto di mafie dalla fine degli anni Settanta. Oggi scrive per il nuovo quotidiano “Domani”, nel corso della sua carriera ha pubblicato alcuni grandi volumi, punto di riferimento dell'antimafia sociale: con Giuseppe D’Avanzo “Il Capo dei Capi”, con Saverio Lodato “C’era una volta la lotta alla mafia”. Ha scritto anche: “Parole d’onore” e “Faq Mafia”, oltre a innumerevoli altri titoli.

Ad Arezzo porterà la storia di un siciliano, Calogero Antonio Montante, che è “nel cuore” di un boss di Cosa Nostra e che diventa misteriosamente il faro dell’Antimafia italiana. Il delitto perfetto. Con la complicità di ministri dell’Interno e alti magistrati, di spie e generali, Montante, in arte Antonello, è il personaggio che più di ogni altro segna l’oscura stagione delle “mafie incensurate” che dettano legge dopo le stragi del 1992. Simbolo della legalità per Confindustria e a capo di una centrale clandestina di spionaggio, fra affari e patti indicibili, la sua storia fa scorgere un pezzo d’Italia con il sangue marcio.

Vogliamo ricominciare a vivere, visto l’ingresso della Toscana e quindi anche del nostro territorio in zona bianca e, come Arci, vogliamo ricominciare a parlare di mafia e di antimafia sociale, per anelare a quei principi di legalità democratica che devono vederci tutti coinvolti. E abbiamo deciso di partire da chi tutti i giorni produce cultura e socialità: i nostri Circoli. Ci vediamo domani, finalmente insieme, finalmente.


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