Secondo appuntamento con “Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea”

Secondo appuntamento, martedì 7 febbraio, del ciclo di conferenze “Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea” organizzato dalla Società storica aretina, con il patrocinio dal Comune. Alle ore 17,30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, Riccardo Neri tratterà dell’insegnamento nel Seminario vescovile di Arezzo tra Sei e Settecento.

Curato da Giovanni Galli, il ciclo di conferenze, è parte di un più ampio progetto e si propone di ricostruire istituzioni, iniziative e figure del secolare processo volto a favorire l’estensione delle conoscenze culturali da una ristretta cerchia di specialisti a strati sempre più larghi della popolazione, approdando nel corso dell’Ottocento all’organizzazione della Pubblica Istruzione come servizio istituzionalizzato, prima di élite e poi di massa.

Benché istituito con molto ritardo rispetto a quanto previsto dal concilio di Trento, il Seminario vescovile diviene, tra Sei e Settecento, uno dei principali luoghi di istruzione di Arezzo. Frequentato, oltre che da seminaristi, anche da semplici alunni convittori (non aspiranti, cioè, al presbiterato), il Seminario ottiene il suo primo regolamento nel 1699, quando il vescovo Giovanni Matteo Marchetti pubblica delle apposite “costituzioni”. Il presule stabilisce inoltre che, in futuro, nessuno potrà ottenere gli ordini sacri a meno che non abbia studiato in Seminario, facendone una tappa obbligata per il conseguimento del sacerdozio. Quando poi, nel 1745, il Seminario si trasferisce da Palazzo Concini al sito attuale in Piazza di Murello (ex sede della Fraternita dei Chierici), il vescovo Carlo Filippo Incontri pubblica un secondo regolamento, che resterà in vigore fino al 1935. A partire dall’esame di questi due documenti e di materiale inedito conservato presso l’Archivio storico del Seminario, nel corso della conferenza verranno messi in luce gli aspetti e gli indirizzi dell’istruzione seminariale aretina dei secoli XVII-XVIII.

Riccardo Neri è archivista unico presso l’Archivio diocesano e capitolare di Arezzo ed archivista collaboratore presso l’Archivio storico di Camaldoli. Laureato in Archivistica e Biblioteconomia all’Università degli Studi di Firenze e diplomato presso la Scuola di specializzazione in Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze, Neri collabora, oltre che con la Società storica aretina, con la Biblioteca diocesana del Seminario vescovile di Arezzo, l’Accademia Petrarca di Arezzo, l’Accademia Etrusca di Cortona ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.

Il ciclo di conferenze della Società storica continuerà, sempre all’Auditorium Ducci, fino alla fine del mese di marzo. Il 22 febbraio Maria Chiara Milighetti parlerà sul tema “Dal Collegio dei Gesuiti al Liceo Petrarca attraverso i libri della biblioteca”. Sarà poi la volta di Alessandro Garofoli con “La Scuola di disegno fra istruzione tecnica e popolare” (7 marzo), Mara Pepi con “L’istruzione prescolastica: dagli asili-nido alle scuole dell’infanzia (14 marzo) e Giovanna Nicolaj con “Cultura ad Arezzo fra storia e leggende (secoli XI-XIII)” (21 marzo).

Le conferenze della Società storica aretina sono ad ingresso libero e gratuito.