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Inizia il Mese Blu dell’Autismo. Domenica il primo incontro: "Vaccinare è un atto naturale"

Anche per il 2019 l’Associazione Autismo Arezzo ha costruito un programma intenso di eventi durante tutto il mese di aprile, diversi tra loro ma uniti da un comune filo conduttore: la voglia di uscire fuori e di vivere la vita. Decine di appuntamenti in tutta la provincia costruiti assieme a Koinè e con il patrocinio del Comune di Arezzo e di altre città come San Giovanni Valdarno e Cavriglia che ospiteranno altri eventi.

L’Associazione Arezzo Autismo desidera ringraziare i propri partner che hanno reso possibile la costruzione di questo cartellone e che sostengono i progetti dell’associazione durante tutto l’anno: Banca Popolare di Cortona, Unoinformatica, Gimar srl., l’Aretino Acetificio Aretino, Lascaux srl, Morini Forniture Alberghiere, Confcommercio Arezzo, Eco Trade, Itis Arezzo, Sangiovannese Calcio, Scuola Cottolengo di Torino, Università degli Studi di Siena, Officine della Cultura e altri.

È un cartellone colorato, inclusivo, vario e visibile ricco di momenti per farsi conoscere senza imbarazzi e senza barriere, per rivendicare i diritti delle persone con autismo per i quali tutta la comunità può e deve impegnarsi. Il programma inizia domenica 31 marzo alle ore 10 con un doppio incontro presso la sede dell’Associazione Arezzo Autismo in via Ticino 6/8 ad Arezzo: VACCINARE  È UN ATTO NATURALE - LA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

L’incontro è realizzato assieme all’Associazione Culturale Pediatri di Arezzo ed al Comitato Unicef Arezzo.

Relatori il dott. Giovanni Poggini e la Presidente di Unicef Arezzo, Nera Martelli.

Vaccinarsi, imparare una poesia a memoria, apprendere le “tabelline”, conoscere le leggi della fisica sono atti che la natura permette al nostro organismo di fare utilizzando i doni “sapienziali” che chi ci ha preceduto nel misterioso cammino della vita con il proprio impegno esistenziale ci ha fatto: “Vaccinare è un atto naturale ed essere vaccinati è un diritto di tutti i bambini e gli adolescenti”.

Per alcuni di noi le “barriere” della nostra società sono ritenute condizioni normali ed è responsabilità di chi è diversamente abile il fatto di non poterle superare. La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità rovescia eticamente questo pregiudizio: è la barriera che evidenzia la disabilità


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