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"La rotta della Speranza" di Giorgio Valentini

Locandina

Appuntamento sabato 4 marzo 2023, ore 17.30, al museo Mine di Castelnuovo in Avane (Cavriglia) per la presentazione del volume "La rotta della Speranza" di Giorgio Valentini. Sarà presente anche il vice-sindaco del Comune di Cavriglia, Filippo Boni.

Chi è Giorgio Valentini

Giorgio Valentini è nato a Montevarchi (Ar) nel 1956. Perito agrario, HSE manager e formatore sicurezza AIAS Academy, è direttore tecnico della SICURECO Servizi e Sicurezza Srl, società che si occupa di formazione in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Socio AIAS dal 1995, attualmente ricopre l’incarico di Coordinatore per la provincia di Arezzo. Nel corso della sua lunga esperienza lavorativa ha anche amministrato aziende private e pubbliche. Impegnato in politica, ha ricoperto la carica di sindaco del comune di Montevarchi dal 2001 al 2011. Nel novembre 2007 ha pubblicato, insieme al giornalista Giustino Bonci, il volume Il Valdarno: un Comune nuovo. Immaginare il futuro oltre la gabbia dei confini, Aska edizioni. 

Introduzione

L’idea di mettere insieme scritti, appunti, post, memorie, articoli e anche qualche testo di altri autori è nata in occasione del 28 aprile 2020, la Giornata internazionale della sicurezza, dopo che, durante la prima fase della pandemia, avevo scritto alcune riflessioni e post, soprattutto, per sopire le ansie e le angosce di quel tempo. I mille impegni lavorativi, a cui ho dovuto far fronte, mi hanno impedito, in quel momento, di sviluppare questa idea in un progetto vero e proprio.

Successivamente siamo entrati nella seconda e poi nella terza fase della pandemia, fino ad oggi, cioè il venticinquesimo anniversario della presenza di Sicureco in provincia di Arezzo. In questo lasso di tempo abbiamo vissuto un ulteriore sviluppo della nostra società che avrebbe portato, tra giugno e luglio, ad un arricchimento della compagine sociale con nuovi e ambiziosi progetti.

La necessità, emersa dagli amministratori della Servizi & Sicurezza S.r.l., di rendere testimonianza del grosso impegno che stavamo sviluppando, mi ha convinto a riprendere quell’idea iniziale, raccogliendo, come in una sorta di quaderno, testi, storie, appunti e memorie di questo tempo di pandemia, straordinario ed unico nella storia, in quanto avrebbe potuto essere un modo per parlare del lavoro essenziale che gli operatori del settore svolgono quotidianamente.

Beni e valori di portata costituzionale, come il lavoro, l’impresa e la salute, in questo contesto pandemico, sono stati messi in contrapposizione e, intorno a questi stessi valori, si è giocata la dimensione umana e sociale. Il diritto al lavoro e alla sicurezza sociale è stato messo alla prova, mentre si consumavano storie di uomini e di donne ogni giorno.

L’eccezionalità, l’imprevedibilità e la contingenza hanno provocato segnali di rottura e disgregazione, sia in ambito sociale che nell’approccio aziendale che caratterizzava un modello di lavoro. Stiamo assistendo ad aumento delle diseguaglianze e della povertà media della popolazione, in termini socio-economici e culturali, e alla nascita di una “nuova questione sociale”.

Le considerazioni, i pensieri di questa pubblicazione ci inducono a fare un percorso multidimensionale che, partendo dai pilastri normativi a sostegno dei beni e valori delle persone, quali il lavoro, la sicurezza, la salute e i relativi diritti conquistati nel tempo, attraversa vite ed esperienze personali, evoca emozioni, sentimenti e contesti storici, gettando semi quali spunti di una riflessione resa ancor più necessaria dall’emergenza sanitaria.

La pandemia ha messo in discussione gli assetti interni di ogni paese e gli equilibri internazionali di una globalizzazione basata su un concetto di uso senza limiti delle risorse e di un’espansione infinita dei consumi. Quali saranno gli assetti futuri dipenderanno, non solo dai potenti della terra, ma anche da noi, dal nostro saper riflettere attorno alle questioni che la pandemia ha posto, in modo da saperle tradurre in agire politico.

Coniugare il diritto al lavoro e alla sicurezza sociale in una forma sostenibile e solidale rappresenta il metodo per affrontare la “nuova questione sociale”. Responsabilizzare gli imprenditori ed i lavoratori, al contempo, alla solidarietà, sostenibilità, efficacia ed efficienza del sistema contribuisce alla costruzione di una comunità aziendale che genera benessere pubblico. Diversamente saremo costretti ad affrontare conflitti e squilibri insanabili.

Non so se questa piccola pubblicazione sarà utile a qualcuno o se offrirà spunti di riflessione. Me lo auguro. Per me è stato un modo per fissare riflessioni, momenti, ricordi e spunti che possono essere utilizzati per un confronto, per un corso da tenere, per esprimere un pensiero o uno stato d’animo.

Non solo, ma è stato anche un modo per ricordare la “mission” della Sicureco Servizi & Sicurezza S.r.l., che opera sul territorio da oltre venticinque anni, formando imprenditori, dirigenti, tecnici, lavoratrici e lavoratori di ogni livello e agendo per creare le migliori condizioni di lavoro e competitività per le imprese, con

il contributo essenziale dei propri collaboratori e collaboratrici, con la loro passione e il massimo della loro conoscenza, competenza e professionalità.

Una missione che non può essere perseguita senza il confronto con il contesto storico-sociale e senza l’interazione di diversi piani, sia del pensiero che dell’agire.

Alcuni racconti, pur avendo origine in episodi realmente accaduti, non corrispondono alla realtà e pertanto, in questi casi, luoghi, nomi e contesti sono frutto di fantasia.


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