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Forza Italia, Mugnai: "C'è ottimismo come alle amministrative, in Toscana il sistema Pd non funziona più"

Un dipendente pubblico, un professore, un pensionato e un'educatrice di scuola d'infanzia. Stefano Mugnai guida il listino del plurinominale del Collegio 4 che comprende Arezzo, Siena e Grosseto per la Camera, Felice Maurizio D'Ettore (appena...

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Un dipendente pubblico, un professore, un pensionato e un'educatrice di scuola d'infanzia. Stefano Mugnai guida il listino del plurinominale del Collegio 4 che comprende Arezzo, Siena e Grosseto per la Camera, Felice Maurizio D'Ettore (appena sbarcato anche su Facebook), sfiderà Marco Donati del Pd e Lucio Bianchi del Movimento Cinque Stelle nel collegio 7 di Arezzo all'uninominale alla Camera, Gianfranco Sangaletti è il secondo nel listino del proporzionale per il Senato nel collegio 2 di Arezzo Pisa e Livorno, infine Sabrina di Milo è quarta nel listino del proporzionale alla Camera. Questi sono i candidati aretini di Forza Italia, tutti storici iscritti.

Si sono presentati in squadra ad Arezzo con la pisana Raffaella Bonsangue che è capolista al Senato.

"C'è ottimismo - ha detto Mugnai - perché si può vincere anche sulla scia dei successi avuti nei principali comuni aretini alle amministrative. Abbiamo composto la migliore squadra possibile e quanto deciso dal partito a livello regionale è stato rispettato, c'è alta rappresentanza territoriale."

Comporre le liste è stato un lungo lavoro durato 20 giorni. "Su una sola cosa Renzi ha avuto ragione, è stato un periodo massacrante". Poi i riferimenti ai sondaggi che in particolar modo quello alla Camera vede una sfida ancora aperta con Marco Donati al 34,4% e D'Ettore al 30, 6%.

"Il vento sta soffiando per un consolidamento, una tendenza cristallizzata anche dai sondaggi - ha aggiunto Mugnai - i segnali sono chiari anche qui in Toscana dove appare evidente che il sistema del Partito Democratico non funziona più e dopo la composizione delle liste non può che chiamarsi Partito di Renzi."

I temi:

"Al centro del programma c'è l'abbassamento della pressione fiscale - ha specifica D'Ettore - la tutela della famiglia e il rilancio delle imprese, che sono centrali che devono avere un sistema bancario che sia il loro volano e non un sistema bancario che sia volano di qualche famiglia."

Il riferimento a Banca Etruria e al caso Boschi è evidente "ricordo in città si diceva che avere il vice presidente padre dell'allora ministro avrebbe risolto tutti i problemi della banca" ha detto Mugnai "è evidente che occuparsi del territorio come ha fatto lei, con il padre lì, non aveva senso."


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