Poppi

Ponte a Poppi, iniziativa contro le ludopatie al circolo Kontagio

Venerdì 27 Maggio, dalle 16,30, al Centro di Aggregazione Sociale “Kontagio” di Ponte a Poppi avrà luogo un’ iniziativa di informazione e sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico e le sue conseguenze. L’incontro, dal titolo “E’ ancora un...

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Venerdì 27 Maggio, dalle 16,30, al Centro di Aggregazione Sociale “Kontagio” di Ponte a Poppi avrà luogo un’ iniziativa di informazione e sensibilizzazione sul gioco d’azzardo patologico e le sue conseguenze. L’incontro, dal titolo “E’ ancora un gioco?”, è promosso da ARCI Arezzo in collaborazione con Arcisolidarietà, SerT Casentino, Centro Giovani Centranchio con il patrocinio del Comune di Poppi. L’obiettivo degli organizzatori è attirare l’attenzione su un fenomeno purtroppo in crescita, che coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione, con conseguenze spesso molto gravi sia a livello psicofisico che a livello sociale ed economico.

L’iniziativa vede anche la collaborazione dell’Associazione Mirimettoingioco, fondata da ex giocatori patologici che, attraverso la loro esperienza di dipendenza e cura, collaborano con il SerT con un gruppo di auto aiuto aperto ai giocatori e alle loro famiglie.

Il pomeriggio sarà dedicato ai giochi della tradizione e ai giochi per bambini, per promuovere il gioco lecito e di puro divertimento, in contrapposizione alla dipendenza legata al gioco compulsivo.

“Purtroppo – recita una nota diffusa dagli organizzatori - il gioco d’azzardo continua ad essere un’importante voce in entrata anche nelle finanziarie dei nostri governi, e anche se dei piccoli passi in avanti sono stati fatti grazie alla pressione della società civile (il divieto di pubblicità dalle ore 7.00 alle ore 22.00 per le tv e le radio generaliste non è ancora il divieto totale richiesto, ma è certamente una prima, seria, misura di contenimento della promozione del gioco d’azzardo), ancora molto resta da fare per incidere nei comportamenti individuali e far comprendere la semplicità con cui si può passare da un divertimento sociale ad una vera patologia dalle conseguenze gravi anche in termini economici per l’intera collettività”.