Subbiano

Prosperine, la storia delle ballerine che calzano come un guanto: da Subbiano ai mercati internazionali

Era il 1970. I ragazzi indossavano jeans scampanati e le zeppe erano le calzature più ambite...

prosperine dipendenti

Era il 1970. I ragazzi indossavano jeans scampanati e le zeppe erano le calzature più ambite. Arezzo da pochi lustri aveva scoperto la sua vocazione industriale. Fu in quell'anno che un ragazzo di Subbiano e la sua fidanzata, decisero di intraprendere contemporaneamente due grandi passi: il matrimonio e l'apertura di un'azienda. Non avevano ancora 30 anni, ma le idee e la voglia di fare non mancavano. E così, nel garage della propria abitazione, i novelli sposi, iniziarono a tagliare tomai per conto terzi. Da allora sono passati quasi 50 anni, il garage si è trasformato in uno stabilimento dove lavorano 22 persone direttamente e una cinquantina con i suoi collaboratori, il giovane ha ceduto il testimone ai figli, e i tomai sono divenuti calzature simbolo del made in Italy. Sono nate così le Prosperine: scarpe modello ballerina sia per donne che per bambine.

L'azienda, guidata dai fratelli Marco e Laura Cerofolini, ha quasi 10 lustri anni di storia e oggi il lavoro continua, tra tradizione modernità: da un lato la precisione e la cura della produzione artigianale, dall'altro la capacità di aprirsi e raccontarsi al mondo attraverso i canali social. Nel mezzo tanto lavoro – che ha portato le calzature prodotte a Subbiano in ogni angolo del mondo - e la consapevolezza di aver gettato basi solide: tanto da superare con slancio il passaggio generazionale e guardare avanti, nonostante la crisi, con ottimismo.

“Oggi siamo io e mio fratello Marco che ci occupiamo dell'azienda – spiega Laura Cerofolini – ma nostro padre, Giancarlo, è comunque sempre al nostro fianco. In tanti anni la nostra filosofia non è cambiata: produciamo tutto nell'Aretino. Abbiamo resistito alla tentazione di delocalizzare, di spostare la produzione in paesi lontani. Abbiamo fatto sacrifici per questa scelta. Ma adesso stiamo raccogliendo i risultati più belli: perché sono stati proprio la qualità del nostro lavoro e la collaborazione con professionisti del settore a farci riconoscere dalla Camera di commercio la qualifica di Artigianato Artistico per primi in Italia nel nostro settore.”

Quelle che si producono a Subbiano, infatti sono scarpe particolari: oltre alla bellezza, grazie alle innovazioni tecnologiche, garantiscono il comfort. Le calzature vengono infatti prodotte “a sacchetto”, unendo la tomaia e la soletta interna in modo tale da trasformare la scarpa in un “guanto” per i piedi. Una lavorazione che poche aziende in Italia stanno facendo.

“Abbiamo sempre prodotto ballerine – spiega Laura – e indipendentemente dalle mode e dagli stili più in voga, la richiesta è rimasta costante nel tempo. Ci sono dei paesi come gli Stati Uniti e la Germania, con i quali lavoriamo molto. Le donne americane e quelle tedesche – forse anche per una questione di conformazione del piede - amano molto questo tipo di calzature”. E così le Prosperine volano Oltreoceano, sono spedite anche in Giappone, Sud Africa e sono molto apprezzate dalle eleganti francesi. Oltre il 50 per cento della produzione è destinata a mercati esteri. La cura dei particolari, la qualità del cuoio e dei tessuti utilizzati, la precisione delle rifiniture hanno conquistato i grandi brand della moda italiana e internazionale con le quali Prosperine lavora da tempo. “Le novità? Tornano le scarpe a punta”. E anche le Prosperine si adeguano. Sempre al passo con i tempi.


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